da un vagabondo della rete/bis

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Re: da un vagabondo della rete/bis

da bay » 14 dic 2018, 14:02

Strasburgo.
in Francia si parla, fuori dai denti, di false flag. Un falso attentato per parare il colpo dei famosi gilet gialli.
Oltre tutto si porta a prova la circostanza per cui l'attentatore sia stato ucciso (i morti non parlano), suo fratello sia scappato la mattina stessa e, giusto quel giorno, la polizia abbia fatto irruzione nell'appartamento dell'attentatore.
A conto il soggetto non era mai scappato dalla scena del crimine, nascondendosi in un magazzino.
Non riesco a dare un parere, ma posso dire che la cosa non risulta fuori dagli schemi di una certa politica.
Tanto per la memoria ricordo la Medea di Seneca, a. III, vv. 500-501, cui prodest scelus, is fecit «il delitto l'ha commesso colui al quale esso giova»

Dopo non si sa!

Salvo che non vi sia chi sa, e troppo bene.

Re: da un vagabondo della rete/bis

da bay » 11 dic 2018, 14:00

Considerazioni superficiali!
Forse...
Comunque sia, oggi gli Stati Uniti producono più petrolio dell'Arabia Saudita. Ovviamente perchè in USA si è studiata una nuova tecnologia di estrazione, mentre gli arabi sono ancora al sistema tradizionale.
Aggiungiamo che gli USA sono il maggior esportatore di gas. Pertanto il fabbisogno di fonti energetiche si sta leggermente allontanando dai paesi arabi, che non per nulla tengono un profilo basso, dal punto di vista della politica energetica.
Contemporaneamente stiamo assistendo alla spinta "velleitaria" e ignobilmente "para-ecologista" verso il trasporto con vetture elettriche.
Questa è una grande mistificazione perchè il litio, elemento fondamentale per le batterie delle macchine, viene estratto quasi esclusivamente in Cina.
Ovviamente una scelta di campo, oggi, ci metterebbe nelle mani "esclusive" dei cinesi, che già sono leader del silicio (pannelli fotovoltaici) e che quindi saranno i nostri futuri padroni, così come è stato per i paesi produttori di petrolio.
sarebbe necessaria una tecnologia europea, che non si vede all'orizzonte...

Re: da un vagabondo della rete/bis

da bay » 09 nov 2018, 22:35

...non volevo far passare un anno, senza postare nulla...

certo che è dura!
ogni tanto ci penso (ma proprio ogni tanto) a tutti quelli con cui ci scrivevamo: boh!
Tutti in gita?
Tutti nonni?
Tanto per dire: Augusto-lupo; stardust; memamiah; cagnaccio; vertical;8e34; kemonia sono solo i primi e se ci penso me ne vengono in mente ancora una collezione.
Caro Rombo, hai fatto un buon lavoro, ma i clienti si sono messi in ferie.
Qualcuno dirà che è cambiata la tecnologia o forse che siamo solo diventati vecchi.
Vi ricordate Little Louis?
E quel tale, bannato a vita?
Tempo addietro girava la voce che qualcuno avesse i files di Clarence, per memoria: adesso sarebbero una finestra su di un'epoca preistorica.
Arrivederci

Re: da un vagabondo della rete/bis

da bay » 10 nov 2017, 15:30

vorrei sapere a chi conviene l'ISIS?
E' una bella domanda, perché saranno, oggi, meno di diecimila, con solidi interessi petroliferi (qualcuno il greggio lo compra...!) ed armi "modeste".
Dall'altra parte poche brigate, ogni tanto rifornite, che festeggiano improbabili riconquiste, in una sorta di balletto a coppie. Oggi avanzo io, domani avanzi tu, tanto della popolazione civile non gliene frega niente a nessuno, ma fa comodo che ci sia.
Quando si parla di una guerra sporca, questa è la peggiore: accanimento terapeutico.

Re: da un vagabondo della rete/bis

da bay » 24 mag 2017, 21:01

cambia il presidente degli Stati Uniti...ma il anche questo deve fare il piazzista delle armi...porta a porta!
Vabbè, piuttosto di fare come Obama, che per scaricare l'usato faceva le guerre, meglio rifilarle agli altri.
Tenete presente, quello che ha venduto ha scadenza tre anni...circa. nel frattempo lui si pulisce gli arsenali, spazza per terra..mette le tendine nuove alle finestre. Almeno non concorre per il Nobel per la Pace!

Re: da un vagabondo della rete/bis

da bay » 30 mag 2016, 21:06

Le donne, i cavallier, l'arme, gli amori,
le cortesie, l'audaci imprese io canto,
che furo al tempo che passaro i Mori
d'Africa il mare, e in Francia nocquer tanto....

non mi sembra che l'Ariosto sia un nostro contemporaneo, ma non vedo sostanziale difformità con la crisi che ha denunciato.
Certamente con una chiave poetica che manca ai nostri reggitori.
Comunque, era il 1516, quando il poema fu scritto: sono passati cinquecento anni, e tutto è rimasto nelle identiche circostanze, ma manca Orlando!

Altra profezia:

Così a tutta la plebe e alla più parte
dei cavallieri e dei baron parea;
che di memoria ancor lor non si parte
quel ch'in Parigi il pagan fatto avea;
che, solo, a ferro e a fuoco una gran parte
n'avea distrutta, e ancor vi rimanea,
e rimarrà per molti giorni il segno:
né maggior danno altronde ebbe quel regno.
..........

Pur si torce e dibatte sì, che viene
ad espetirsi col braccio migliore;
e con la destra man che 'l pugnal tiene,
che trasse anch'egli in quel contrasto fuore,
tenta ferir Ruggier sotto le rene:
ma il giovene s'accorse de l'errore
in che potea cader, per differire
di far quel empio Saracin morire.

140

E due e tre volte ne l'orribil fronte,
alzando, più ch'alzar si possa, il braccio,
il ferro del pugnale a Rodomonte
tutto nascose, e si levò d'impaccio.
Alle squalide ripe d'Acheronte,
sciolta dal corpo più freddo che giaccio,
bestemmiando fuggì l'alma sdegnosa,
che fu sì altiera al mondo e sì orgogliosa.

Secondo me il nostro ministruccolo dell'istruzione vieterà che i programmi scolastici contengano ancora certe opere non culturalmente corrette!!!!!

Re: da un vagabondo della rete/bis

da bay » 27 apr 2016, 20:46

Che in Italia si legga poco, è cosa abbastanza nota, ma ogni tanto è necessario avere ritorni!
Da un paio di settimane un quotidiano (vabbè: il Sole24ore) ha distribuito un libretto: Karnak Cafè di Mahfuz Nagib. Chiedo scusa all'autore se ho invertito il nome con il cognome, alla memoria, perchè è scomparso da una decina d'anni. E' stato il primo arabo a ricevere il Nobel per la letteratura, ma vi confesso che questo romanzo breve a me non è piaciuto. Da un punto di vista letterario altre cose sue sono decisamente di livello; ma i gusti sono gusti. Ho iniziato a leggerlo per curiosità e mi stavo stancando quando è scattata una scintilla che mi ha portato ad arrivare alla fine: proprio in questi periodi, nel libro che stavo leggendo veniva raccontato, senza tanti giri di parole un caso simile a quello di Regeni. La polizia egiziana (in questo caso fine anni sessanta) che arresta, tortura, ammazza senza che ne consegua null'altro che un racconto.
Evidentemente lo hanno letto in pochi, perchè sarebbe dovuto venire in mente a molti e la pubblicazione essere additata (dalle opposte sponde)come faziosa o provocatrice proprio in un momento in cui l'Italia si interroga su Regeni e sulla sua fine.
In un momento in cui una giornalista egiziana afferma che in fondo, di morti, c ne sono stati tanti!
Nulla!
Io non mi sono mai occupato di Egitto, se non altro perchè non ne ho mai avuto motivo, ed ho chiesto a qualche amico più addentro, il quale mi ha confermato che la situazione era ed è rimasta identica: nel 1952, nel 1967, alla morte di Sadat e poi ancora ed ancora, senza soluzione di continuità fino ad oggi, perchè i "servizi" sono la continuità in certi stati, in quanto conservano gelosamente i segreti e le memorie che possono essere tirati fuori al punto giusto ed al momento opportuno. Mahfuz Nagib parla dei Fratelli Mussulmani, che sono anche oggi una potenza strisciante ma vera.
La conclusione è che non si può pensare di cambiare situazioni che ad altri sembrano normali, come se noi avessimo la verità in tasca: a noi fa piacere vivere in un certo modo, ad altri no.
Padronissimi tutti, ciascheduno a casa sua.

Re: da un vagabondo della rete/bis

da bay » 23 mar 2016, 07:29

sono veramente stufo del mieloso buonismo che trabocca dai discorsi di tante parti politiche "impegnate": ricordiamoci di quando i migranti eravamo noi!!! dicono.
Ed immediatamente si dimenticano del concetto espresso.
Ricordiamoci invece delle carovane che invadevano il west, i territori dei nativi americani strappando loro le terre, uccidendo indiscriminatamente, profanando le colline sacre. Erano migranti italiani, tedeschi, polacchi, irlandesi, russi, che non avevano nessuna intenzione di integrarsi con i nativi, ne disprezzavano la religione, ne rubavano le ricchezze. Pure i soldati dei reparti USA (quelli di arrivano i nostri!) erano migranti con la divisa, che uccidevano interi villaggi assalendoli di notte, bruciavano capanne, creavano il terrore, non tenevano fede ai patti sottoscritti. Con identici risultati si comportavano anche i francesi o gli spagnoli, mandando la schiuma della loro società all'assalto di terreni e beni altrui. Non tiriamo fuori la storia che abbiamo portato civiltà, perchè è sempre questione di punti di vista, come ben argomentano le donne islamiche preferendo lo chador come affermazione di femminilità.
In sostanza, quando eravamo migranti noi ne abbiamo fatte di cotte e di crude, così come fanno i migranti adesso. LA storia si ripete: se vengono, vogliono e prendono.
A questo punto, se crediamo nei nostri valori, possiamo solo difenderci, e non a parole.
Seconda mistificazione: gli islamici in Europa sono tredici milioni e gli estremisti non più di quattromila (sentita ieri).
Bene, si è visto che un gruppo di fuoco è composto da non più di una decina di persone, tolti quelli che non hanno il sangue freddo per agire, tolti quelli che vengono intercettati, tolto tutto quello che si vuole, la conclusione è che ci sono duecento gruppi di fuoco attivabili? Ditecelo invece di minimizzare! E ricordiamoci che le Brigate Rosse con frange varie erano composte da non più di una cinquantina di persone (su 60 milioni di italiani) ed hanno tenuto in scacco lo Stato per due lustri.
Terza mistificazione: i bambini poveri. Vi ricordate che una ventina d'anni fa giravano foto pietistiche con i poveri bambini africani affamati? Adesso non se ne parla più, ci arrivano ragazzoni ben piantati, con il cellulare, che si lamentano se manca il wi-fi e conoscono la basi dell'informatica.
Pensate che i nostri oboli d'allora siano stati spesi bene?
Mi spiace, l'autore del miracolo si chiama famiglia Bin Laden (o altre del tipo) che ha organizzato il territorio, ha introdotto grandi allevamenti di bestiame su cui lucra, mantiene gli abitanti ed alleva reclute per i suoi scopi.
opplà, il gioco è fatto.

Re: da un vagabondo della rete/bis

da bay » 14 mar 2016, 21:21

Costa d'Avorio....la denominazione è nata sul ricordo della Costa Azzurra, ovviamente. Bar francesi dove bere il pastis, spiagge e mare.
Sembra impossibile, ma era un paese sereno, con un catasto pedante come solo a Sondrio, da noi. L'Ufficio Tecnico seguiva le pratiche con molto rigore, specie sulla collina che si trova alle spalle di Abidjan e si sviluppa a semicerchio per consentire uno spettacolo naturale: l'Oceano in fondo, la Città che digrada, la laguna e la lingua di terra che la definisce.
Tutti gli ivoriani amano il mare, tutti vanno al mare, al punto che la rivoluzione del 2011 fu fermata (o modificata d'effetto) in quanto i blindati dei ribelli erano coinvolti nel traffico di una domenica pomeriggio, in cui tutti vanno al mare e le strade sono un ingorgo impossibile.
C'erano i blindati ed in laguna sono proseguite fino al tramonto le lezioni di sci nautico, forse lo sport più diffuso.
L'acqua non è delle più limpide (non lo è nell'oceano, figurarsi in laguna!), ma si può sciare senza problemi che l'onda monti, con il solo impegno di evitare i motoscafi altrui.
Un tempo c'era un villaggio turistico di Valtur, piuttosto attrezzato, molte strutture ricettive di buon livello. Poi ho sentito che gli europei ormai scarseggiano, ma si facevano vedere, sempre più, i rappresentanti della buona borghesia locale o degli stati vicini, resa tranquilla dalla presenza di un contingente francese molto organizzato. Manco a dire molto sostenuto dal Governo.
Non ci sono viaggi nell'entroterra o safari.
boh! penso che anche qui abbiano perso tutto!

Re: da un vagabondo della rete/bis

da bay » 26 nov 2015, 07:29

boh!
non voglio fare come quelli che ripetono sempre che avevano già detto tutto.....ma il 25 maggio del 2012 avevo scritto:

Quel che quadra è che la Turchia e l'Arabia Saudita (sunniti) si tengono d'occhio con l'Iran (sciita) e si vietano a vicenda di muovere un muscolo in Siria, nell'attesa che le cose vadano nel senso che tutti loro aspettano: si tornerebbe indiatro di ottant'anni, ma era proprio così.
Una repubblica curda sull'nterno montagnoso, una repuibblica sunnita al centro ed una repubblica sciita sulla costa, com'era negli anni venti la repubblica di Latakia...di buona memoria.
Tutto all'improvviso quaglierebbe, senza più scossoni, ora la manovalanza deve fare carne da cannone per definire i confini.
Tanto per essere pratici nè USA, nè Inghilterra nè altri sdi sono presila briga di metterci il naso, perchè è un fatto assolkutamente islamico, mentre le rivolte del Magreb erano solo sunnite.
Guardando gli equilibri internazionali, per motivi che non riesco a decifrare, la Francia è sempre stata filo sciita (non per nulla opitava Komeini durante l'esilio e lo proteggeva, così com e proteggeva l'antica repubblica di Latakia( si, come il tabacco e le Turmac...le sigarette di Berlinguer...). L'Inghilterra ovviamente si è dimostrata filo sunnita, così come la Russia.....gli USA non hanno mai avuto una politica estera, salvo rompre le uova quando sarebbe meglio star fermi, e di norma cercano di traccheggiare....più sul sunnita.


guardando il Corriere di oggi, non c'è da cambiare una riga!

Re: da un vagabondo della rete/bis

da bay » 16 nov 2015, 20:43

Considerazioni molto meste, alla luce di quel che è accaduto a Parigi.
Tuttavia vale la pena di fare alcuni ragionamenti molto banali: Tanto l'attentato al charlie che la serie attuale, sono stati fatti nei quartieri est, verso il Canal Saint Martin: è la zona dei film di Amelie, è una zona abitata da parigini.
Giusto per essere pratici, ci sono pochissimi turisti perchè non ci sono monumenti, in particolare non ci sono tutte la famigliole arabe che alloggiano al George V, intorno all'Elysée, alle ambasciate inglese ed americana. Anche il Crillon adesso è in mano di uno sceicco, magari in quelle strade si poteva trovare a far shopping la favorita di qualcuno.
Giusto per essere pratici....
Quanto al Califfato, non credo ci voglia molta intelligence per capire che hanno armi nuove (e non le producono). Da qualche parte verranno e si potrà sapere chi le vende. Anche perchè non mi sembrano tipi che limano la matricola.....
Altro argomento le automobili: nei filmati di propaganda si vedono file di Toyota pick-up bianche. da qualcuno le comprano. Mettere le mani sulla matricola del telaio di una vettura catturata non dovrebbe essere difficile: ovviamente non ci saranno le manutenzioni effettuate e l'indirizzo dell'officina autorizzata, ma si può capire il canale.
La considerazione triste è che tutte queste cose, salvo un completo e colpevole rimbecillimento.dovrebbero essere note e risapute.

Re: da un vagabondo della rete/bis

da bay » 16 nov 2015, 20:26

Ciao Rombo....che cosa è accaduto???
Boh! non so chi siano gli scagazzatori del messaggio soprastante.
Lasciamo perdere. Mando questo in forma interlocutoria, poi mi ricollego, giusto per togliere di mezzo i tali di cui sopra.

ALERT

da Amministratore » 08 ott 2015, 21:38

ThomasDrog and RobertHew, you'll never post your shit here. Wasting your time. AND MINE.

Re: da un vagabondo della rete/bis

da bay » 28 set 2015, 13:53

tanto per far memoria dell'argomento, molti si chiedono il motivo del'improvvisa presa di posizione della Francia, che ha deciso di bombardare in autonomia, le posizioni ISIS.
Come al solito manca la visione del problema: la Francia, per i motivi detti sopra e per ancestrale rapporto di odio/amore con i vicini tedeschi,è legata alla Germania, dalla quale dipende per motivi economici ben più forti di quelli italiani.
Ora che la Germania è assediata dai siriani in fuga, che la povera Merkel prima ha invitato poi ha cercato di "dissuadere", si trova sotto pressione ma non può fare ricorso alla forza per le limitazioni derivanti dalla WWII, ecco che opera tramite la Francia (che risulta potenza vincitrice e quindi libera da problemi militari).
I francesi fanno la faccia cattiva per conto terzi, nella speranza che le banche ed i sistemi tedeschi li tengano in piedi, al di là della reale disponibilità interna del paese.
Ecco spiegato perchè Hollande, all'improvviso, si è risolto di bombardare......

Re: da un vagabondo della rete/bis

da bay » 27 lug 2015, 21:20

torno al post del 13 luglio, visto che oggi è il 27.
Durante la Seconda guerra, gli Alleati si riunirono tre volte: a Teheran nel 1943, a Yalta ed a Potsdam nel '45
Nelle tre occasioni si tennero ben accorti di non invitare i francesi: ogni volta De Gaulle faceva scenate, ma gli chiudevano la bocca con poche ma sentite parole.
Dopo Potsdam, caduto Churchill per una "strana" sconfitta elettorale Lord Attlee, nuovo primo ministro, ben considerò alcune cose: se i francesi non entravano in gioco come "potenze vincitrici" le nuove Nazioni Unite rischiavano uno stallo perenne, costituite da USA, Inghilterra, Russia e Cina. Inoltre lasciare la Francia in Europa senza un pelo di dignità, voleva dire cacciarla nelle braccia dei tedeschi (come per altro è avvenuto non appena c'è stata l'occasione): i francesi hanno sempre avuto un rapporto molto dipendente dalla Germania.
Ecco quindi che, in funzione anti tedesca e nel tentativo di dare dignità ad una nazione che aveva calato le brache con governi collaborazionisti, i francesi furono ammessi dalla porta di servizio.
Bravi come sono suonarono immediatamente tutte le trombe possibili, si inventarono una resistenza che non avevano avuto, magnificarono i loro gesti bellici (pur sapendo i francesi che l'ultima vittoria militare vera l'avevano avuta a Solferino nel 1859 con Napoleone III...mica balle).
Alla fine furono ammessi al Consiglio di sicurezza ONU come Potenza Vincitrice, per garantire a USA e Gran Bretagna il 3 contro due nelle votazioni.
E' ben vero che gli Americani, non fidandosi dei francesi, fecero carte false per far ammettere la Cina di Taiwan e non quella di Pechino, fin che fu possibile.
Va bene, la visione è glaciale, ma vera.
Con De Gaulle alla presidenza, smanioso di vendicarsi degli inglesi, si inventò la Force de Frappe e la fuoriuscita della Francia dalla Nato, perchè sapeva di essere considerato, diversamente, uno zerbino.
Questa è la storia, che non piace a nessuno, ma che ha il difetto di essere vera.

Re: da un vagabondo della rete/bis

da bay » 25 lug 2015, 14:27

argomento ben diverso, ma sempre politico:
in una sperduta contea dell'Illinois (USA) un cow boy si presenta al giudice di pace a cavallo della sua giumenta, chiedendo che venissero sposati.
Il giudice, sulle prime, disse che era impossibile, ma l'uomo replicò: "hanno fatto leggi per cui un uomo può sposare un uomo, ed una donna può sposare una donna; anch'io ho internet, mi sono documentato, ma non c'è legge negli USA per cui un cow boy non può sposare la sua cavalla."
Il guidice chiese di ritirarsi per approfondire la situazione, poi, dopo un paio d'ore uscì e disse: "molto bene, io sono pronto. Dove sono i genitori della sposa?"
"Che c'entra?" repplicò il cow boy.
" A occhio, ma non mi sbaglio, la sua giumenta ha circa otto anni...pertanto è minorenne, le legge mi impone la presenza dei genitori."
Alle proteste del cow boy il giudice replicò che era stato lui ad appellarsi alle leggi piuttosto che al buon senso; la sua decisione era presa, anche perchè l'unica cosa rimasta in piedi era l'età minima dei coniugi,.


Qualche agenzia, con richiami diversi, la spaccia per vera.....temo molto che sia "possibile" con l'andazzo che abbiamo.....


un caro saluto, tornerò ai miei temi, al più presto.

Re: da un vagabondo della rete/bis

da bay » 13 lug 2015, 20:31

Sul finir del luglio 1945, più o meno in questi giorni, si riunirono a Postdam le potenze vincitrici della seconda guerra mondiale. La Francia non fu nemmeno invitata, in quanto gli inglesi l'avevano giudicata più o meno uno zerbino della Germania.
Al primo incontro, presenti Truman per gli USA, Churchill per l'Inghilterra, Stalin dichiarò: possono cadere i Kaiser, possono cadere i Fuhrer, ma ricordatevi che i tedeschi sono sempre i tedeschi! mai mollarci.
Per oggi, penso che basti ed avanzi, non che la Grecia mi faccia pena (l'IVA bisogna ben che la paghino anche loro, e le pensioni non sono un giochetto)
ma giusto per capire che cosa stia facendo la Francia.....
Approposito, una ricerca di studiosi militari ha appurato che l'ultima vittoria militare della Francia risale alla battaglia di Solferino (cui viene dedicata una piazza all'inizio di boulevard Saint Germain. E' bene che la tengano da conto!

Re: da un vagabondo della rete/bis

da bay » 01 lug 2015, 20:53

Debbo confessarvi che il buon Rombo mi ha fatto notare che latitavo da un bel pezzo!
Ha ragione, ma che debbo dire se, rileggendo il mio post precedente, mi ritrovo con gli stessi problemi internazionali davanti?
La Tunisia sembra essere tristemente presa di mira (e ne ho parlato più volte...); dopo l'ultima strage vari giornalisti si sono chiesti se siamo in guerra e se dobbiamo reagire: chi dice di si, chi dice di no....poi passa il momento e tutti pensiamo all'ennesimo processo a Berlusca! ma vi pare?????
Non vi sono problemi più impellenti, non vi è limite al buongusto?
Mi rileggo i giornali turchi, forse oggi gli ultimi con un po' di libertà in ambito medio-orientale (anche se il direttore di Cumhuriyet è stato condannato a morte) e vedo che c'è più attenzione alla Grecia che ai loro affari interni, che pure sono piuttosto tesi, visti gli ultimi attentati.
Non ho grandi ipotesi per il futuro, ma temo che noi italiani ci dovremo arrangiare come sempre. Sono curioso di vedere se riprenderanno i rimpatri dei migranti "non politici", visto che ormai sono un'ape impazzita. La Francia li respinge a Ventimiglia, l'Inghilterra li respinge a Calai, l'Ungheria al confine con la Serbia: ognuno cerca di far di testa propria, nello scellerato timore di dover perdere un frammento sovranità, tutti sono disposti a perdere completamente la faccia.

Re: da un vagabondo della rete/bis

da bay » 21 mar 2015, 20:29

Sono rimasto veramente rattristato dagli avvenimenti in Tunisia. Ci stavo pensando quando mi è tornato in mente, come un lampo, un mio vecchissimo post su Clarence, dove raccontavo di un mio viaggio proprio li, e della sensazione bella che avevo trovato incontrando al gente. Le ragazzine di Capo Bianco mi sembravano felici, la gente di Biserta, di Misurata, di Tunisi pareva guardare avanti. E guardava alla Turchia come paese di riferimento ideologico nella "resistenza" al degrado di un sogno di stabilità e di evoluzione positiva.
Non so che dire. Ho letto che la Tunisia è il paese dal quale parte il maggior numero di ragazze adolescenti, che scappano di casa per dare "conforto" ai combattenti dell'ISIS.
Eppure, mi sembra impossibile che tutto crolli, anche se assisto sbalordito alla frana in atto.
Solo chi è stato al Bardo sa che cosa racchiude, conservato con cura dagli antichi Bey, che erano consci di trasmettere la cultura del loro territorio, indipendentemente dai mosaici che staccavano anche da tombe comuni, di cristiani dei primi secoli, rappresentati di pelle scura, come si conviene ai magrebini.
Oggi vedo nero, anche per la cecità assoluta della politica americana (si decideranno prima o poi a mandarli a studiare greco e latino, prima di spedirli per il mondo a fare danno) e per la paurosa inerzia della politica europea: il pianeta bussa alla porta e ci sta chiedendo una risposta come la può dare solo chi è stato culla della civiltà, non sassoni o angli, barbari fin nelle vene.
Si innesta, drammatico, l'interrogativo che già è stato lanciato: di che cosa abbiamo bisogno, prima di un'altra Lepanto!
Temo che, come per la precedente che è stata scansata e rifiutata fino allo stremo, saremo spinti e costretti a mettere nuovamente dei punti fermi.
Mala tempora currunt.

Re: da un vagabondo della rete/bis

da bay » 11 feb 2015, 13:45

Cambio per un attimo l'argomento.
Pochi sanno che la HSBC è una banca inglese, per la precisione HongKong & Singapore Banking Company, creata a metà ottocento e, anche se il sito non lo dice, aveva la funzione di servire ai traffici tra Londra e l'Estremo Oriente. Letteratura vuole che vi fossero anche traffici....
Da siti facilmente reperibilii:
Fondata nel 1865 quando la Corona Britannica prese Hong Kong e ne fece sua colonia al termine della Prima Guerra dell’Oppio; i commercianti inglesi (quelli che oggi chiameremmo i signori della droga) avevano bisogno di una banca che gestisse il losco traffico di sostanze illegali e fondarono quindi la Hong Kong and Shanghai Banking Company Limited.

Lasciamo perdere i lombi di nobiltà. Oggi è una Banca inglese, che dirotta i clienti di un certo tipo a Ginevra per farli godere delle prerogative svizzere e poi....
Lasciamo perdere che il sistema bancario inglese comprenda paesi come le Isole Vergini o paradisi simili.
Oggettivamente sarebbe ora che l'Inghilterra venisse espulsa dall'UE (a loro non gliene frega niente), almeno gli blocchiamo un terzo buono degli affari illegali che continuano a perseguire, alle nostre spalle.
Chi ha voglia di leggere sa bene che De Gaulle volle l'ingresso dell'Inghilterra nell'Unione per bilanciare il prevedibile strapotere della Germania. Ora lo scenario vede l'Inghilterra che non assume ruoli, se non filo USA, e la Germania che blandisce la Francia (fregandosene di tutti gli altri), per poi metterla alla porta.
Avete visto l'aria timida di Hollande????
Imbarazzante.

Re: da un vagabondo della rete/bis

da bay » 10 feb 2015, 14:03

mentre spirano venti di guerra, mentre gli USA perseguono una politica estera assolutamente disastrosa, mentre vaste aree del mondo richiedono di poter avere indirizzo e salda determinazione, assordante si ode il silenzio dell'Europa. Un tempo potevamo criticare Lady Ashton e la sua politica filo britannica (alla fine filo USA), oggi ci dobbiamo pentire amaramente di aver voluto piazzare Lady Mogherini in un ruolo che non è capace di gestire (come non sapeva gestire il Ministero degli Esteri, che non è una sinecura per fanciulle). Sbrigativamente Tedeschi e Francesi l'hanno tagliata fuori, e nessuno se ne è rammaricato.
Patetico l'attuale Ministro Gentiloni, che rilascia commenti tutti al condizionale: si dovrebbe, si potrebbe....Che cavolo, sei il Ministro è di bene che cosa pensi.
(assurdo pensare che la Mogherini pensi, ma pazienza....)

Re: da un vagabondo della rete/bis

da bay » 04 feb 2015, 20:48

Dalla battaglia di Kadesh (circa 1300 a.d.) tra egiziani ed Hittiti, a Matatona, alle Termopili e....a Lepanto, sono almeno tremila e settecento anni che i persiani, comunque definibili, tentano lo sbocco nel mediterraneo. E lo tentano con tutti i mezzi, nascosti sotto tulle le forme religiose o motivazionali: oggi si chiamano sciiti. Ma la religione è solo un pretesto, o meglio un velo che viene steso per dare dignità metafisica ad un tema antropologico.
E' brutto dirlo, ma con le buone non ce la caveremo mai, perchè risulta insito nel loro DNA tentare di sfondare ad ovest.
Ovviamente sotto c'è la guerra con i sunniti, che sul mediterraneo ci sono arrivati...e che gli sciiti vorrebbero soppiantare, ora con le scuse della religione.
Quel che non mi torna è la storia del Califfato islamico, che con lo sciismo non c'entra per niente: secondo me è una traduzione di comodo. Non per niente "loro" si definiscono "Islamic State" e tanti saluti, ma dovrebbero parlare di guida tramite Imam.
Comunque c'è una grande confusione ed in essa regna sovrana l'incapacità degli USA di avere una politica, una diplomazia e, soprattutto, intelligence all'altezza. Negli ultimi trent'anni mai gli USA avevano chiaro il loro obiettivo mediorientale. Purtroppo mi viene da dire che non avevano chiaro l'obiettivo anche in estremo oriente, come insegna il Vietnam. Sempre il governo si è piegato al mercato delle armi (e non sono un pacifista) per il solo motivo che i produttori quando vendono armi hanno il dovere (contrattuale) di disinnescare e smaltire tutto il materiale non usato. Con costi enormi!
Molto meglio fare una guerra e smaltire così le scorte: costa meno.
Ecco che i pacifisti, senza saperlo, hanno colto il vero motivo.....ma noi sappiamo che gli inneschi durano poco meno di dieci anni. Di conseguenza una guerra non ce la toglierà nessuno. E' vero che ci sono inneschi stabili, ma la storia è identica a quella del petrolio (altro business USA): nessuno metterà mai in giro vetture con combustibili non fossili, finchè le Sette Sorelle ci marciano. Di pari nessuno metterà in circolo armi "sofisticate" - scusate il termine - fi che ci si ammazza piacevolmente con inneschi derivati dalla chimica organica. (pertanto deperibili).
Basta, sono proprio disilluso.

Re: da un vagabondo della rete/bis

da bay » 02 gen 2015, 11:32

Buon Anno a tutti!!!!!
Felicità e pensieri positivi.

Sgombrato il campo dalle giuste forme di convenevolo (per altro sentite), voglio fare una piccola osservazione su quelle due poverette che sono state rapite in Siria.
Premesso che non credo ad una parola di quanto si è detto, perché secondo me sono state "mandate" da qualcuno che ora si nasconde, trovo molto strano che nessuno abbia osservato la stranezza del biglietto che tengono in mano.
La data è scritta secondo la convenzione italiana...che usano anche gli inglesi ma non gli americani.
In ogni caso sia inglesi che americani avrebbero messo il nome del giorno prima della data e non dopo.
Ridicolo il foglio di carta delle Cartiere Pigna di Fabriano! Mica si trovano i quaderni con la spirale ad Aleppo, di questi tempi.
boh!

Re: da un vagabondo della rete/bis

da bay » 15 ott 2014, 20:22

sarà che sono vecchiotto, ma mi sono messo a fare i conti: come affermano i maggiori esperti internazionali (dati anche su Corriere e Repubblica) i militanti/militari ISIS sono all'incirca stimati tra i 40 ed i 50 mila uomini. Si aggiungano due o tremila simpatizzanti e d altrettanti utili idioti.
La drammatica conclusione è che cinquantamila uomini, determinati e foraggiati, sono in grado di far piangere il pianeta.
Innanzitutto perchè non c'è mai nessuno che intende agire con serietà (sarebbe abbastanza) e senso civico.
Domandiamoci perchè hanno il potere, perchè hanno il petrolio e lo vendono (cominciamo a dire a chi?), perchè gli USA hanno chiarito che non gli faranno troppo male, poverini!
Se esportiamo e rendiamo fruibili queste logiche, guai lamentarsi se un militante ti mette una bomba in casa, e tanti saluti.
Diaciamo perchè Assad, prima combattuto, oggi viene sostenuto dall'America?

Re: da un vagabondo della rete/bis

da bay » 26 ago 2013, 20:03

mah! e non dico altro.....
quanto al post precedente.....come prevedibile, tutti i politici hanno fatto finta di niente.....(non che io volessi una risposta personale, scherziamo, ma che qualcuno, in pubblico, dicesse la sua)

aggiungo una considerazione, da "tecnico".
Non mi si venga a dire che ora bisogna intervenire militarmente in Siria, perché vengono usati i gas!!!
E' una balla colossale: i gas sono stati abbandonati prima dell'ultima guerra, perché militarmente inefficaci. Ci sono perfino statistiche, macabre, che dimostrano come ci voglia una quantità spropositata di gas per uccidere una persona con costi "economicamente" improponibili. Mica le vittime si mettono buone buone in una stanza chiusa, ad aspettare l'evento. Che fosse una balla si è visto ai tempi di Saddam, ma ora ritorna, forse perché i gas trasmettono timori ancestrali ed evocativi. Boh!
Non credete ai gas. Che poi in Siria si compiano porcherie tollerate dalla Turchia e dall'Iran, questo è vero, pertanto tollerate dagli alleati di Turchia ed Iran. Punto.
Lo scopo è quello di far accedere o meno al mediterraneo gli sciiti. Non ci giriamo intorno.

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