art 18 per gli statali? Dio ce ne guardi
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art 18 per gli statali? Dio ce ne guardi
Stanootte firmato dal governo con i sindacati, una proposta di riforma delle regole del lavoro x i dipendenti statali.
Il contrario della riforma Fornero per i dipendenti privati.
Eppure il VERO problema in italia è il dipendente statale e l'impossibilità di lincenziare i lavativi-
Il contrario della riforma Fornero per i dipendenti privati.
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«Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perché acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con noi».
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Re: art 18 per gli statali? Dio ce ne guardi
è una battuta la tua vero?Mimmo ha scritto:Stanootte firmato dal governo con i sindacati, una proposta di riforma delle regole del lavoro x i dipendenti statali.
Il contrario della riforma Fornero per i dipendenti privati.
Eppure il VERO problema in italia è il dipendente statale e l'impossibilità di lincenziare i lavativi-
perchè a leggerla sembrerebbe che gli statali vengano assunti esclusivamente per le loro competenze, che vengano giudicati esclusivamente per quello che fanno e non per le raccomandazioni o le amicizie di turno, se la cosa che tanto vorresti per pura sfiga verrebbe approvata, il risultato finale sarebbe che i fannulloni resterebbero dove stanno perchè hanno la raccomandazione, mentre i pochi che fanno qualcosa rischierebbero di essere sbattuti fuori perchè magari non si saranno allineati ai fannulloni o semplicemente perchè la loro raccomandazione si esauriva coll'ottenere il posto di lavoro, non nel conservarlo....
mimmo il VERO e unico problema dei dipendenti statali è l'essere raccomandati, null'altro
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Re: art 18 per gli statali? Dio ce ne guardi
in primis sono troppi.Kharim ha scritto:è una battuta la tua vero?Mimmo ha scritto:Stanootte firmato dal governo con i sindacati, una proposta di riforma delle regole del lavoro x i dipendenti statali.
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Eppure il VERO problema in italia è il dipendente statale e l'impossibilità di lincenziare i lavativi-
perchè a leggerla sembrerebbe che gli statali vengano assunti esclusivamente per le loro competenze, che vengano giudicati esclusivamente per quello che fanno e non per le raccomandazioni o le amicizie di turno, se la cosa che tanto vorresti per pura sfiga verrebbe approvata, il risultato finale sarebbe che i fannulloni resterebbero dove stanno perchè hanno la raccomandazione, mentre i pochi che fanno qualcosa rischierebbero di essere sbattuti fuori perchè magari non si saranno allineati ai fannulloni o semplicemente perchè la loro raccomandazione si esauriva coll'ottenere il posto di lavoro, non nel conservarlo....
mimmo il VERO e unico problema dei dipendenti statali è l'essere raccomandati, null'altro
Secondo devono smettere di raccomandarli, e legare la produttività del loro lavoro alla responsabilità di un dirigente responsabile, che se nn ottiene i numeri richiesti va a casa. Deve avere carta bianca nel decidere i collaboratori e le loro mansioni e i premi di produttività da elargire al personale.
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Re: art 18 per gli statali? Dio ce ne guardi
scusa mimmo, metti che per puro miracolo le raccomandazioni finiscano......Mimmo ha scritto:in primis sono troppi.Kharim ha scritto:
è una battuta la tua vero?
perchè a leggerla sembrerebbe che gli statali vengano assunti esclusivamente per le loro competenze, che vengano giudicati esclusivamente per quello che fanno e non per le raccomandazioni o le amicizie di turno, se la cosa che tanto vorresti per pura sfiga verrebbe approvata, il risultato finale sarebbe che i fannulloni resterebbero dove stanno perchè hanno la raccomandazione, mentre i pochi che fanno qualcosa rischierebbero di essere sbattuti fuori perchè magari non si saranno allineati ai fannulloni o semplicemente perchè la loro raccomandazione si esauriva coll'ottenere il posto di lavoro, non nel conservarlo....
mimmo il VERO e unico problema dei dipendenti statali è l'essere raccomandati, null'altro
Secondo devono smettere di raccomandarli, e legare la produttività del loro lavoro alla responsabilità di un dirigente responsabile, che se nn ottiene i numeri richiesti va a casa. Deve avere carta bianca nel decidere i collaboratori e le loro mansioni e i premi di produttività da elargire al personale.
ma ad esempio in un ufficio comunale dell'anagrafe, il premio di produttività a cosa dovrebbe essere legato? al numero di certificati svolti che poi sono forzatamente proporzionali alla richieste ricevute, che sono forzatamente proporzionali al numero di richieste ricevibili in un dato tempo?
un usciere del ministero a cosa dovrebbe guardare come parametro indispensabile per la sua produttività, all'orario di apertura di un qualcosa che poi resta forzatamente vincolata alla presenza o meno di tutti il resto degli impiegati e/o viceversa?
un'insegnante a cosa dovrebbe essere legata, ai voti dei suoi studenti, così che per andare bene, gli basterebbe elargire un 7 o 8 in più a caso?
questo per dire che per me nella quasi totalità dell'impiego pubblico la produttività minima resta di fatto una parola vuota, per nascondere quello che si vuole
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Re: art 18 per gli statali? Dio ce ne guardi
nel privato funziona cosi.Kharim ha scritto:scusa mimmo, metti che per puro miracolo le raccomandazioni finiscano......Mimmo ha scritto: in primis sono troppi.
Secondo devono smettere di raccomandarli, e legare la produttività del loro lavoro alla responsabilità di un dirigente responsabile, che se nn ottiene i numeri richiesti va a casa. Deve avere carta bianca nel decidere i collaboratori e le loro mansioni e i premi di produttività da elargire al personale.
ma ad esempio in un ufficio comunale dell'anagrafe, il premio di produttività a cosa dovrebbe essere legato? al numero di certificati svolti che poi sono forzatamente proporzionali alla richieste ricevute, che sono forzatamente proporzionali al numero di richieste ricevibili in un dato tempo?
un usciere del ministero a cosa dovrebbe guardare come parametro indispensabile per la sua produttività, all'orario di apertura di un qualcosa che poi resta forzatamente vincolata alla presenza o meno di tutti il resto degli impiegati e/o viceversa?
un'insegnante a cosa dovrebbe essere legata, ai voti dei suoi studenti, così che per andare bene, gli basterebbe elargire un 7 o 8 in più a caso?
questo per dire che per me nella quasi totalità dell'impiego pubblico la produttività minima resta di fatto una parola vuota, per nascondere quello che si vuole
La produttività si misura anche ai servizi improduttivi.
Un usciere deve esse presente, dare esaurienti spiegazioni e quant'altro, ne è responsabile il dirigente del reparto e se arrivano lamentele o bocciature dai cittadini, paga il dirigente.
un insegnante al grado di istruzione dei suoi alunni, nn certo ai voti che da (esiste proprio per la scuola in inghilterra un tale sistema)
in un paese democratico dovrebbe funzionare cosi.
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Re: art 18 per gli statali? Dio ce ne guardi
in un paese democratico le raccomandazioni non devono esistereMimmo ha scritto:nel privato funziona cosi.Kharim ha scritto:
scusa mimmo, metti che per puro miracolo le raccomandazioni finiscano......
ma ad esempio in un ufficio comunale dell'anagrafe, il premio di produttività a cosa dovrebbe essere legato? al numero di certificati svolti che poi sono forzatamente proporzionali alla richieste ricevute, che sono forzatamente proporzionali al numero di richieste ricevibili in un dato tempo?
un usciere del ministero a cosa dovrebbe guardare come parametro indispensabile per la sua produttività, all'orario di apertura di un qualcosa che poi resta forzatamente vincolata alla presenza o meno di tutti il resto degli impiegati e/o viceversa?
un'insegnante a cosa dovrebbe essere legata, ai voti dei suoi studenti, così che per andare bene, gli basterebbe elargire un 7 o 8 in più a caso?
questo per dire che per me nella quasi totalità dell'impiego pubblico la produttività minima resta di fatto una parola vuota, per nascondere quello che si vuole
La produttività si misura anche ai servizi improduttivi.
Un usciere deve esse presente, dare esaurienti spiegazioni e quant'altro, ne è responsabile il dirigente del reparto e se arrivano lamentele o bocciature dai cittadini, paga il dirigente.
un insegnante al grado di istruzione dei suoi alunni, nn certo ai voti che da (esiste proprio per la scuola in inghilterra un tale sistema)
in un paese democratico dovrebbe funzionare cosi.
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Re: art 18 per gli statali? Dio ce ne guardi
concordo!!!!!Kharim ha scritto:in un paese democratico le raccomandazioni non devono esistereMimmo ha scritto: nel privato funziona cosi.
La produttività si misura anche ai servizi improduttivi.
Un usciere deve esse presente, dare esaurienti spiegazioni e quant'altro, ne è responsabile il dirigente del reparto e se arrivano lamentele o bocciature dai cittadini, paga il dirigente.
un insegnante al grado di istruzione dei suoi alunni, nn certo ai voti che da (esiste proprio per la scuola in inghilterra un tale sistema)
in un paese democratico dovrebbe funzionare cosi.
ma rimane il problema, l'ammisistrazione fornisce malissimo i servizi e con troppi dipendenti.
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Re: art 18 per gli statali? Dio ce ne guardi
troppi e chi lo dice?Mimmo ha scritto:concordo!!!!!Kharim ha scritto:
in un paese democratico le raccomandazioni non devono esistere
ma rimane il problema, l'ammisistrazione fornisce malissimo i servizi e con troppi dipendenti.
non sono troppi, sono suddivisi malissimo, ci sono settori con esuberi e settori con carenze, sempre per colpe legate alle raccomandazioni, quindi andare a discutere di qualsiasi cosa che non elimini alla radice questo problema fondamentale rimane demagogia spicciola e sterile
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Re: art 18 per gli statali? Dio ce ne guardi
state scherzando vero?
da che ne so io i dipendendenti statali entrano a lavorare per concorso o titoli mentre nel privato entrano fligli e figliastri.
vi faccio l'esempio della scuola, graduatorie per titoli e anni di servizio pubblicate in ogni dove, un preside non può pensare di assumere o chiamare amici-parenti-conoscenti senza tenere conto di una graduatoria. il dirigente scolastico può richiamare i docenti per un toto di volte dopo questo può licenziare (cosa che succede realmente, in casi eccezionali, ma succede).
da che ne so io i dipendendenti statali entrano a lavorare per concorso o titoli mentre nel privato entrano fligli e figliastri.
vi faccio l'esempio della scuola, graduatorie per titoli e anni di servizio pubblicate in ogni dove, un preside non può pensare di assumere o chiamare amici-parenti-conoscenti senza tenere conto di una graduatoria. il dirigente scolastico può richiamare i docenti per un toto di volte dopo questo può licenziare (cosa che succede realmente, in casi eccezionali, ma succede).
[color=#FF00BF][i][b][center][size=200]Fata benedetta e strega maledetta insieme[/size][/center][/b][/i][/color]
[center][url=http://www.casimages.com][img]http://nsa19.casimages.com/img/2010/12/09/101209051146275335.jpg[/img][/url][/center]
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Re: art 18 per gli statali? Dio ce ne guardi
la scuola?, potrei ipotizzare che un qualsiasi dirigente scolastico non propriamente onesto, potrebbe giostrasi per casi specifici, la graduatoria come gli pare, considerato che statisticamente la maggior parte delle chiamate avviene in un lasso di tempo ben definito e non molto ampio, gli basta mettersi d'accordo coll'insegnante da sostituire sui tempi e modi, affinchè passato il periodo di cui sopra, quando ritiene che abbia buone possibilità di sistemare qualcuno, può far partire la richiesta in tutta legalità...fragolabionda ha scritto:state scherzando vero?
da che ne so io i dipendendenti statali entrano a lavorare per concorso o titoli mentre nel privato entrano fligli e figliastri.
vi faccio l'esempio della scuola, graduatorie per titoli e anni di servizio pubblicate in ogni dove, un preside non può pensare di assumere o chiamare amici-parenti-conoscenti senza tenere conto di una graduatoria. il dirigente scolastico può richiamare i docenti per un toto di volte dopo questo può licenziare (cosa che succede realmente, in casi eccezionali, ma succede).
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Re: art 18 per gli statali? Dio ce ne guardi
proprio nei concorsi si attuano le peggio porcatefragolabionda ha scritto:state scherzando vero?
da che ne so io i dipendendenti statali entrano a lavorare per concorso o titoli mentre nel privato entrano fligli e figliastri.
vi faccio l'esempio della scuola, graduatorie per titoli e anni di servizio pubblicate in ogni dove, un preside non può pensare di assumere o chiamare amici-parenti-conoscenti senza tenere conto di una graduatoria. il dirigente scolastico può richiamare i docenti per un toto di volte dopo questo può licenziare (cosa che succede realmente, in casi eccezionali, ma succede).
Io feci un concorso da vigile urbano, eravamo in 33.000 mila, per 88 posti.
feci anche un corso in parrocchia. Usci il tema attinente alla materia, e tutti già sapevano che titolo usciva compreso Io, copiammo ad mani basse tutti.
Sono arrivato 4500 esimo, nn so spiegarmi come sia successo!!!!!!!
venivano ammessi agli orali solo 4.200 e da li altra selezione di raccomandati.
La parte grossa la fecero i socialisti e democristiani dell'epoca e addirittura furono incriminati un paio di assessori.
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Re: art 18 per gli statali? Dio ce ne guardi
Purtroppo io son stata vittima di questo trucchetto l'anno scorso (parliamo di graduatorie di istituto ovviamente). La supplenza era stata assegnata ad una docente che mi seguiva in graduatoria e scoprii il tutto perché è una mia "amica". Per evitare che le togliessero la supplenza (aveva una figlia piccola), non feci ricorsoKharim ha scritto:la scuola?, potrei ipotizzare che un qualsiasi dirigente scolastico non propriamente onesto, potrebbe giostrasi per casi specifici, la graduatoria come gli pare, considerato che statisticamente la maggior parte delle chiamate avviene in un lasso di tempo ben definito e non molto ampio, gli basta mettersi d'accordo coll'insegnante da sostituire sui tempi e modi, affinchè passato il periodo di cui sopra, quando ritiene che abbia buone possibilità di sistemare qualcuno, può far partire la richiesta in tutta legalità...fragolabionda ha scritto:state scherzando vero?
da che ne so io i dipendendenti statali entrano a lavorare per concorso o titoli mentre nel privato entrano fligli e figliastri.
vi faccio l'esempio della scuola, graduatorie per titoli e anni di servizio pubblicate in ogni dove, un preside non può pensare di assumere o chiamare amici-parenti-conoscenti senza tenere conto di una graduatoria. il dirigente scolastico può richiamare i docenti per un toto di volte dopo questo può licenziare (cosa che succede realmente, in casi eccezionali, ma succede).
Basterebbe che ogni scuola pubblicasse sul proprio sito i nominativi di tutti i docenti assunti (anche per pochi giorni) e certi pasticci non si avrebbero. Ma siamo, ahimè- in Italia
I raccomandati nel pubblico ci sono eccome, soprattutto negli enti locali e asl
Re: art 18 per gli statali? Dio ce ne guardi
Mimmo ha scritto:proprio nei concorsi si attuano le peggio porcatefragolabionda ha scritto:state scherzando vero?
da che ne so io i dipendendenti statali entrano a lavorare per concorso o titoli mentre nel privato entrano fligli e figliastri.
vi faccio l'esempio della scuola, graduatorie per titoli e anni di servizio pubblicate in ogni dove, un preside non può pensare di assumere o chiamare amici-parenti-conoscenti senza tenere conto di una graduatoria. il dirigente scolastico può richiamare i docenti per un toto di volte dopo questo può licenziare (cosa che succede realmente, in casi eccezionali, ma succede).
Io feci un concorso da vigile urbano, eravamo in 33.000 mila, per 88 posti.
feci anche un corso in parrocchia. Usci il tema attinente alla materia, e tutti già sapevano che titolo usciva compreso Io, copiammo ad mani basse tutti.
Sono arrivato 4500 esimo, nn so spiegarmi come sia successo!!!!!!!
venivano ammessi agli orali solo 4.200 e da li altra selezione di raccomandati.
La parte grossa la fecero i socialisti e democristiani dell'epoca e addirittura furono incriminati un paio di assessori.
della serie basta coi raccomandati se tra quelli non ci sono anche io
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Re: art 18 per gli statali? Dio ce ne guardi
fragolabionda ha scritto:state scherzando vero?
da che ne so io i dipendendenti statali entrano a lavorare per concorso o titoli mentre nel privato entrano fligli e figliastri.
vi faccio l'esempio della scuola, graduatorie per titoli e anni di servizio pubblicate in ogni dove, un preside non può pensare di assumere o chiamare amici-parenti-conoscenti senza tenere conto di una graduatoria. il dirigente scolastico può richiamare i docenti per un toto di volte dopo questo può licenziare (cosa che succede realmente, in casi eccezionali, ma succede).
Sherì... sei di un'ingenuità che fa quasi tenerezza, giuro...
Re: art 18 per gli statali? Dio ce ne guardi
cagnaccio ha scritto:fragolabionda ha scritto:state scherzando vero?
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siamo a livello di letargo
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Re: art 18 per gli statali? Dio ce ne guardi
annex ha scritto:
della serie basta coi raccomandati se tra quelli non ci sono anche io
Minchia che tristezza. Il dramma è che sono in troppi a pensarla così. Sono raccomandati solo gli altri, "se danno un aiutino a me che vuoi che sia?".
Concorsi pubblici ne ho fatti anche io, e le raccomandazioni ci sono dappertutto, anzi, soprattutto in quelli, visto che per chi c'ha le braghe bianche sono a costo zero.
Nel privato vaffanculo e cazzi tuoi, se assumi un incapace lo sai benissimo che paghi tu le sue incapacità.
Non ho parti, cerco di avere argomenti.
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Re: art 18 per gli statali? Dio ce ne guardi
tanatoannex ha scritto:Mimmo ha scritto: proprio nei concorsi si attuano le peggio porcate
Io feci un concorso da vigile urbano, eravamo in 33.000 mila, per 88 posti.
feci anche un corso in parrocchia. Usci il tema attinente alla materia, e tutti già sapevano che titolo usciva compreso Io, copiammo ad mani basse tutti.
Sono arrivato 4500 esimo, nn so spiegarmi come sia successo!!!!!!!
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sei stato raccomandato da Cicciolina vero?
cmq è questo il bello italiano. tutti che voglion dar in culo ai lavoratori dipendenti privati, basti che nn si tocchi lo statale.
Ahahahahahahahaha!!!!
bello far i froci col culo degli altri
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Re: art 18 per gli statali? Dio ce ne guardi
Mimmo ha scritto: bello far i froci col culo degli altri
il fatto che te ne bulli mi fa piuttosto ribrezzo, sappilo.
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Re: art 18 per gli statali? Dio ce ne guardi
Genoveffa per le graduatorie d'istituto ok, c'è da stare in campana. ma con le graduatorie provinciali, che sono quelle che chiamano la maggior parte degli abilitati, la graduatoria è pubblica e sai bene che puoi essere anche figlio di, ma contano gli anni di servizio e i titoli. io credo che ci sia poco da imbrogliare o farsi raccomandare in questo campoGenoveffa ha scritto:Purtroppo io son stata vittima di questo trucchetto l'anno scorso (parliamo di graduatorie di istituto ovviamente). La supplenza era stata assegnata ad una docente che mi seguiva in graduatoria e scoprii il tutto perché è una mia "amica". Per evitare che le togliessero la supplenza (aveva una figlia piccola), non feci ricorsoKharim ha scritto:
la scuola?, potrei ipotizzare che un qualsiasi dirigente scolastico non propriamente onesto, potrebbe giostrasi per casi specifici, la graduatoria come gli pare, considerato che statisticamente la maggior parte delle chiamate avviene in un lasso di tempo ben definito e non molto ampio, gli basta mettersi d'accordo coll'insegnante da sostituire sui tempi e modi, affinchè passato il periodo di cui sopra, quando ritiene che abbia buone possibilità di sistemare qualcuno, può far partire la richiesta in tutta legalità...
Basterebbe che ogni scuola pubblicasse sul proprio sito i nominativi di tutti i docenti assunti (anche per pochi giorni) e certi pasticci non si avrebbero. Ma siamo, ahimè- in Italia
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Re: art 18 per gli statali? Dio ce ne guardi
Infatti ho specificato a quali graduatorie mi riferisco.fragolabionda ha scritto:Genoveffa per le graduatorie d'istituto ok, c'è da stare in campana. ma con le graduatorie provinciali, che sono quelle che chiamano la maggior parte degli abilitati, la graduatoria è pubblica e sai bene che puoi essere anche figlio di, ma contano gli anni di servizio e i titoli. io credo che ci sia poco da imbrogliare o farsi raccomandare in questo campoGenoveffa ha scritto:
Purtroppo io son stata vittima di questo trucchetto l'anno scorso (parliamo di graduatorie di istituto ovviamente). La supplenza era stata assegnata ad una docente che mi seguiva in graduatoria e scoprii il tutto perché è una mia "amica". Per evitare che le togliessero la supplenza (aveva una figlia piccola), non feci ricorso
Basterebbe che ogni scuola pubblicasse sul proprio sito i nominativi di tutti i docenti assunti (anche per pochi giorni) e certi pasticci non si avrebbero. Ma siamo, ahimè- in Italia
I raccomandati nel pubblico ci sono eccome, soprattutto negli enti locali e asl
Per le altre, prima della Siss, io so di raccomandazioni all'ultimo concorso abilitante (scoppiò un caso, per esempio, nel Lazio, episodio che ricordo perché delle mie amiche fecero lì il concorso), al quale non partecipai perché l'insegnamento non rientrava nelle mie aspirazioni.
Per quanto riguarda la Siss, nel gruppo dei trenta ammessi al mio corso, io suppongo che due fossero raccomandati (le prove vengono preparate dalle Università).
E poi non sai di quelli che dichiarano un punteggio non corrispondente al vero, confidando nei controlli a campione? E' vero, non sono tanti, ma inquinano comunque il sistema... Non ho ancora capito se poi, una volta scoperti, li depennano o meno
Re: art 18 per gli statali? Dio ce ne guardi
Mimmo ha scritto:tanatoannex ha scritto:
della serie basta coi raccomandati se tra quelli non ci sono anche io
sei stato raccomandato da Cicciolina vero?
cmq è questo il bello italiano. tutti che voglion dar in culo ai lavoratori dipendenti privati, basti che nn si tocchi lo statale.
Ahahahahahahahaha!!!!
bello far i froci col culo degli altri
più che altro a me sembra che molti cercano disperatamente di esser raccomandati e diventar statali
e solo quelli che non ci riescono si avvelenano perchè GLI ALTRI sono RACCOMANDATI
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Re: art 18 per gli statali? Dio ce ne guardi
Mimmo ha scritto:proprio nei concorsi si attuano le peggio porcatefragolabionda ha scritto:state scherzando vero?
da che ne so io i dipendendenti statali entrano a lavorare per concorso o titoli mentre nel privato entrano fligli e figliastri.
vi faccio l'esempio della scuola, graduatorie per titoli e anni di servizio pubblicate in ogni dove, un preside non può pensare di assumere o chiamare amici-parenti-conoscenti senza tenere conto di una graduatoria. il dirigente scolastico può richiamare i docenti per un toto di volte dopo questo può licenziare (cosa che succede realmente, in casi eccezionali, ma succede).
Io feci un concorso da vigile urbano, eravamo in 33.000 mila, per 88 posti.
feci anche un corso in parrocchia. Usci il tema attinente alla materia, e tutti già sapevano che titolo usciva compreso Io, copiammo ad mani basse tutti.
Sono arrivato 4500 esimo, nn so spiegarmi come sia successo!!!!!!!
venivano ammessi agli orali solo 4.200 e da li altra selezione di raccomandati.
La parte grossa la fecero i socialisti e democristiani dell'epoca e addirittura furono incriminati un paio di assessori.
devono aver letto il tema
Coattus Fakecitur Annexius Romanus
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Re: art 18 per gli statali? Dio ce ne guardi
infattiannex ha scritto: devono aver letto il tema
solo che poi per merito ho vinto un concorso in banca BNL e lo ho anche rifiutato, avendo poi a disposizioni altre offerte e piu renumerate
«Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perché acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con noi».
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Re: art 18 per gli statali? Dio ce ne guardi
Mimmo ha scritto: avendo poi a disposizioni altre offerte e piu renumerate
Insomma, dal numero 4500 sono riusciti a renumerarti nei primi?
Non ho parti, cerco di avere argomenti.
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Re: art 18 per gli statali? Dio ce ne guardi
aspetta che con te me tocca mette gli occhialiSardauker ha scritto:Insomma, dal numero 4500 sono riusciti a renumerarti nei primi?Mimmo ha scritto: avendo poi a disposizioni altre offerte e piu renumerate
bravo
vedo che capisci al volo
te facevo meno svejo
«Lasciate che chi non ha voglia di combattere se ne vada. Dategli dei soldi perché acceleri la sua partenza, dato che non intendiamo morire in compagnia di quell'uomo. Non vogliamo morire con nessuno ch'abbia paura di morir con noi».