IL VOTO DISGIUNTO - Un peso importante lo ha avuto il voto disgiunto: il 12 per cento circa di chi ha votato i partiti del centrodestra non ha poi dato la preferenza a Iorio, dandola quasi sempre a Frattura, che ha riportato 87.637 voti personali contro i 72.807 della sua coalizione, mentre Iorio ha ottenuto 89.142 voti contro i 101.359 del centrodestra, del quale facevano parte anche l'Udc, in lista con il proprio simbolo (ha preso poco più del 6%), e una parte di Fli (il coordinatore regionale, Quintino Pallante, è nel listino di Iorio, mentre altri esponenti - tra i quali il capogruppo regionale, Tony Incollingo - sono candidati con Frattura). Antonio Di Pietro raccoglie con l'IdV l'8 per cento circa è il secondo partito del centrosinistra, ma in alcuni casi ha toccato punte ragguardevoli, come a Montenero di Bisaccia, patria del suo leader, con il 35 per cento dei voti. In virtù di questo risultato, saranno tre i dipietristi in consiglio regionale, e tra questi Cristiano Di Pietro, il rampollo del leader.
Le dinnastie politiche nn mi sono mai piaciute.
Questo nn lo voterò mai più.
