rivoluzione Liberale, Welfare in Europa
Inviato: 10 nov 2011, 18:09
DI ANTONIO MARTINO Il premier ha dimostrato che il Paese preferisce ricette bilaterali. Il centrodestra non rappresenta un'alternativa. E' diviso su tutto.
Il tema di Berlusconi è sempre stato lo stesso sia quando ha vinto sia quando ha perso: meno pubblico, più privato, meno spesa pubblica più spesa privata, meno sprechi pubblici più investimenti privati. Una rivoluzione liberale appunto. La maggioranza degli elettori ha sempre detto sì a questa scelta. Che poi non si sia non dico realizzata ma nemmeno avviata è un altro discorso, ma resta lì come agenda per i governi a venire.
siamo ancora ricchi di nostalgici di Stalin, orfani di Mussolini, nostalgici di De Gasperi e craxiani irriducibili, che non possono certo mettersi assieme e governare un grande Paese nel XXI secolo. Il futuro quindi richiede anzitutto un centrodestra che continui (o inizi?) la rivoluzione liberale promessa, che riesca a essere credibile e coeso e vinca le elezioni. Ma richiede anche la nascita di una vera opposizione libera dai pregiudizi del passato, unita attorno a un leader e a un programma comune e condiviso a fondo che si prepari a prendere il posto del centrodestra alla guida del governo. Possibile? Certamente sì. Probabile? Non lo so, ma l'imprevedibilità del futuro è condizione necessaria (e forse anche sufficiente) per rendere la vita meritevole di essere vissuta Antonio Martino
Questo uomo è stato messo da parte insieme alle sue idee,
Eppure è stato uno dei fondatori di Forza Italia.
Il tema di Berlusconi è sempre stato lo stesso sia quando ha vinto sia quando ha perso: meno pubblico, più privato, meno spesa pubblica più spesa privata, meno sprechi pubblici più investimenti privati. Una rivoluzione liberale appunto. La maggioranza degli elettori ha sempre detto sì a questa scelta. Che poi non si sia non dico realizzata ma nemmeno avviata è un altro discorso, ma resta lì come agenda per i governi a venire.
siamo ancora ricchi di nostalgici di Stalin, orfani di Mussolini, nostalgici di De Gasperi e craxiani irriducibili, che non possono certo mettersi assieme e governare un grande Paese nel XXI secolo. Il futuro quindi richiede anzitutto un centrodestra che continui (o inizi?) la rivoluzione liberale promessa, che riesca a essere credibile e coeso e vinca le elezioni. Ma richiede anche la nascita di una vera opposizione libera dai pregiudizi del passato, unita attorno a un leader e a un programma comune e condiviso a fondo che si prepari a prendere il posto del centrodestra alla guida del governo. Possibile? Certamente sì. Probabile? Non lo so, ma l'imprevedibilità del futuro è condizione necessaria (e forse anche sufficiente) per rendere la vita meritevole di essere vissuta Antonio Martino
Questo uomo è stato messo da parte insieme alle sue idee,
Eppure è stato uno dei fondatori di Forza Italia.