fragolabionda ha scritto:sai cosa mi dispiace maggiormente?Bergerac ha scritto:E' inevitabile che un'insegnante coscienziosa si faccia delle notti insonni. La sensazione di vuotare il mare con una forchetta è triste, se credi nel tuo lavoro. Ma qualche cosa, insisti oggi e insisti domani, otterrai. E domani si ricorderanno positivamente di te (e non solo delle tette). Hai tutta la mia solidarietà di padre di 2 delinquenti.
Quanto ai genitori, chiaro che quei ragazzi non sono spuntati dal nulla. Lì non ci puoi fare niente, o meglio l'alternativa (non dirgli niente) è peggiore.
che nel mio periodo di formazione per diventare insegnante (ho fatto una scuola di specializzazione biennale dopo la laurea) mi hanno descritto una scuola idilliaca, mi hanno fornito quelle che sembravano dover essere formule magiche per ottenere i massimi risultati, la massima attenzione con i ragazzi, il massimo coinvolgimento ecc ecc.....e invece quello che vivo ogni giorno è totalmente diverso..
ti spiego meglio: mi hanno fatto due palle come una casa per imparare a preparare le unità didattiche scandendo tempi, spazi, strumenti da utilizzare, spingendomi a fare uso del pc per le lezioni di scienze, di software di geometria per farli giocare con le figure, progettare esperimenti in laboratorio e visite didattiche alla fine di ogni unità didattica, ma anche solo per quanto riguarda la strutturazione delle verifiche...per la ssis le preparavo di 3-4 pagine cercando di mettere figure, diverse tipologie di domanda (risposta multipla, vero/falso, completamento, collegamento ecc ecc)....
arrivata a scuola ho trovato:
a) laboratori inesistenti
b) possibilità di fare visite didattiche inesistente
c) disponibilità da parte dei colleghi per fare discorsi interdisciplinari pari a zero
d) carta per fotocopie per le verifiche: professoressa si fotta e gli detti le cose (potete immaginare cosa significhi dettare una verifica di matematica)
e) bambini che quando gli assegno i compiti mi guardano con aria di sfida dicendomi che tanto non li fanno
f) genitori che vengono a lamentarsi e ad aggredirmi se metto una nota ai figli
g)ragazzini che, quando portati in aula multimediale per una spiegazione di scienze, (usando il mio pc perchè la scuola non ce l'ha), prendono il momento come una ricreazione....ed io che perdo le serate a scaricare video, cercare immagini e gift animate carine per interessarli
insomma è molto diverso da quello che uno si immagina se non lo vive direttamente
in compenso l'altro giorno sono andata a trovare i miei bambini dell'anno scorso che mi hanno assalita come cucciolotti impazziti e quasi quasi mi facevano piangere
mah speriamo almeno di lasciargli qualche cosa a questi mostriciattoli
succede spesso..per molti lavori... son dell'idea che chi insegna non si è mai calato nella realtà... purtroppo